Iatro-Imperialismo

Essere all’altezza dei tempi significa oggi una cosa ben diversa: La più grande industria non è più quella che produce armi, computer, automobili o navi spaziali. La più grande industria è oggi quella che finge di produrre la salute, cioè qualcosa che non ha mai esistito e che non esisterà mai realmente, salvo che come un’illusione alimentando il Nazismo in tutte le sue variazioni passate e future (HEILwesen, "SALVE Medico!"). Il capitalismo trae i suoi maggiori profitti da questa industria di primaria importanza, e il giorno non è più lontano in cui la metà della popolazione del mondo occidentale o sarà impiegata negli ospedali o sarà sfruttata lì come pazienti-dei-medici (Arzt-Patient) l’altra metà. Sistema di rotazione. Per divertirsi? Soltanto per i suoi rispettivi padroni planetari (per l’amor del cielo! - "Poiché io sono il Signore, il tuo medico", Moisè 2.15, 26) o governatori stellari.

I lettori, quindi, non sono in nessun modo invitato di prendere l’espressione antagonismo di classe come se fosse nient’altro che un fossile marxista. È vero, Hegel, il famoso precursore di Marx, si aspettava la scomparsa dell’antagonismo di classe a causa della colonizzazione messa in atto dalla borghesia ascendente del secolo XIX. Ma è da tempo che l’antagonismo di classe è ritornato: però non nelle fabbriche, che sono governate dai sindacati e dai principali, bensì negli ospedali, governati dai medici, i quali assoggettano e sfruttano i pazienti e producono la merce illusoria chiamata salute in tutte queste fabbriche, e ciò malgrado tutte le attività sindacali, tutte le attività di guerriglia.

Detto in modo più generale: La malattia come specie* crea la specie umana, o la classe dei medici la distrugge per sempre (die MenschenGATTUNG gegen deren Zerstörungs- und EndlösungsKLASSE - la specie umana contro la CLASSE dei distruttori medici e della soluzione finale), questo è oggidì l’antagonismo di classe e l’unico problema reale che bisogna risolvere. Ancora una volta: Pazienti riferiti e uniti alla specie contro tutti gli idioti specialisti di ogni disciplina (Patienten mit Gattungsbezug gegen Fachidioten jeder Sorte).

* specie = Gattung. Utilizzando questa parola riferiamoci soprattutto a Hegel.

Coloro che sostengono che l’antagonismo di classe sarebbe scomparso da tanto e che ora bisognerebbe salvare al più presto la specie umana (che cosa bisogna salvare? Salvar che cosa contro chi e contro che cosa?!), quelli come Gorbaciov e Dutschke ed ugualmente Francis Fukuyama, i quali menzionano di tanto in tanto in modo casuale la parola "la specie" (Gattung), non hanno nulla a che fare né con il problema né con la sua soluzione, mentre il vecchio Hegel, questo sì che ne ha a che fare. Bisogna ricordare che per Hegel è esclusivamente la malattia a rappresentare la specie al livello di umanità, e insieme, per la dialettica, anche il fallimento della specie. È altrettanto molto chiaro, d’accordo con HEGEL, che l’avvenire della specie umana è connessa al come della collettività, mentre il fallimento della specie umana, sofferto dalla rispettiva persona singolarizzata, è legato al sistema della medicina, il quale, horribile dictu, è condannato esso stesso per sempre al fallimento, e cioè sin dal suo inizio, poiché, detto con le parole di HEGEL, qui sillabate a modo mio: "Krankheit … das INDIVIDUUM, sich gleichsam mit sich selbst beGATTEND", e bisogna aggiungere: … unTEILbar unHEILbar. ( "La malattia … l’INDIVIDUO, in certo modo accoppiandose con se stesso", e bisogna aggiungere: … inDIVIsibile e inSALVabile).

Anche l’imperialismo continua ad esistere. E come! E dove! Nel frattempo si può dimenticare le carte geografiche e tutto ciò che si associa ad esse nei libri di MARX e LENIN, e ancora tutto su (la-Fukuyama-fine-della-storia) libertà e totalitarismo, dittatura e democrazia.

Prendi la carta geografica medica e scoprirai il tuo cervello essere colonizzato e governato da nomi (e dai relativi metodi medici!) come Parkinson, Alzheimer, Bleuler eccetera, il tuo stomaco da Billroth, il tuo collo e la tiroide da Basedow, i tuoi muscoli e il tuo comportamento (forse classificato come isterico) da Charcot e Freud, e mettilo in relazione a ciò che i Marxiani hanno scritto circa l’imperialismo – allora ancora ben lontani dal cosiddetto mercato libero, un imperialismo attorno alla banca d’organi di oggi. Un imperialismo che p.e. oggi commercia con gli organi di bambini, così come con paesi e popoli lontani, com’ è stato descritto nei libri marxisti.

Nei tempi ancora più remoti c’erano delle carte astrologiche in cui il governatore del tuo cervello si chiamò Luna o Cancro, il governatore dei tuoi muscoli Marte, ecc. Quei nomi antichi, i quali rappresentano nondimeno ancora oggi esistenti portali d’ingresso e banche di cambio per altri demoni e diavoli, possedendo e ossessionando, che hanno un interesse all’imperialismo, che sono però nemici di ogni rivoluzione che certamente riguarda entrambi il cosmico e il sociale (rivoluzione cosmico – sociale).

Nel futuro ci saranno sempre di più dei gruppi che, formati dalle forze specifiche della malattia, svilupperanno una vera individuazione (EMF, Espansionismo Multi-Focale). Una forza specifica di malattia è la mania la quale, se viene sviluppata collettivamente, agisce attuandosi come specie musicale (Musikgattungswesen, nicht harmlos), uccidendo ogni disciplina attraverso la trascendenza. Esattamente come un collettivo che sviluppa le sue assuefazioni corporali (Körpersüchte) scelte deliberatamente da sé, e le pratica corpo per corpo, poiché allora l’assuefazione è un’arma mortale contro ogni droga e medicina che transforma tutti i corpi in una specie ben temperata (corpo di calore, selvaggio), quindi attraverso l’immanenza. Si può dividere una melodia, il calore, una malattia oppure un’altra specie? Certamente no, perché tali individualità o sono individui o sono divisibili, e quindi non sono individui.

Forse Plato e Bergson si sono dimenticati di menzionarlo nella totalità di cui si ha ora bisogno per diventare capaci al fare, e Plutone, raggruppando l’imponderabile al peso e il peso all’imponderabile, è perciò ora arrabbiato con loro e ricorre ai terremoti.

Servitevi delle vostre stesse esperienze circa le malattie e mettete la fantasia in azione.

È di questo che si tratta quando si è chiamati essere all’altezza dei tempi. Fare della malattia un’arma è il primo sguardo su un futuro che si può e si deve costruire, un futuro libero da (Endlösungs-) nomi, governatori, fabbriche di salute, ecc. Noi lo chiamiamo Utopatia.  

L’occidente è morto
Poiché la malattia continua a essere rosso.

Let’s go west
Gold’ illness dawns best.

Dalla prefazione alla edizione inglese, francese e spagnola del libro
SPK – Fare della malattia un’arma
Huber 1993